Le Interviste del Curvometro Cervinarese/ REBELS ULTRA' 1993
D- Quando nascono i Rebels Ultrà?
R- Noi Rebels siamo nati l’11
novembre del 1993, in occasione del derby contro la Polisportiva San Martino
V.C.. A quei tempi c’erano il Commando Ultrà ed i Fedelissimi ad organizzare il
tifo sulle gradinate del Canada, ma noi scegliemmo di formare un nuovo gruppo perché
eravamo tutti coetanei ed avevamo un'altra mentalità rispetto alle altre
organizzazioni. Molti di noi già militavano in Curva Sud tra gli ultras dell’U.S.
Avellino prima con i Green Dragons Cervinara, poi con gli Arditi 1997 e
successivamente con il Cervinara Clan, quindi pur essendo numericamente
inferiori agli altri, ci siamo sempre distinti. Il gruppo ha avuto diverse fasi
e anche un importante ricambio generazionale. Dopo il primo durissimo anno,
ricordiamo gli scontri a Pietramelara, la violenza nel dopo partita con la
Maddalonese, le scaramucce “notturne” con l’Onda d’Urto del San Martino, i
Rebels Ultrà crebbero e via via presero le redini della tifoseria, insieme ai
Mods Supporters. Tutto questo fino al 1999/2000, dopo di che il gruppo si fermò
e lasciò spazio alle nuove leve. La sigla dei Rebels Ultrà, con l’acronimo R.U.
’93, riappare dopo anni, al seguito del Cervinara, all’interno degli U.A.C.
D- Quali sono le caratteristiche del
gruppo?
R- L’amicizia, il rispetto e l’amore
verso questi colori. Vivere da Ultras tutti i giorni, non solo alla partita.
D- Che stile avete?
R- Oggi preferiamo lo stile all’italiana,
anche se in passato siamo stati i primi a esporre le pezze “all’inglese”, pur
avendo lo striscione lungo. Ora portiamo solo la pezza piccola e tanti Tricolori.
D- Capitolo "amici & nemici" nel mondo
ultras?
R- In passato c’era un buon rapporto
con gli ultras della Palmese, infatti fummo presenti con loro nello spareggio
giocato al Santa Colomba di Benevento contro l’allora Real Paganese nel 1998. I nostri
nemici storici sono i paganesi, gli angresi e i solofrani. Ma parliamo della
seconda metà degli anni novanta. In questi anni abbiamo sviluppato un bel
rapporto con i fratelli dei Pessimi Elementi Ultras Eboli e come rivalità
sentite non ce ne sono da menzionare, a parte quella campanilistica con le
nuove tifoserie sorte da poco in Valle Caudina. Senza dimenticare il cordone
ombelicale con la Vecchia Curva Sud Avellino, che sopravvive nel tempo.
D- Cosa significa per voi Ultras
Audax Cervinara?
R- Ultras Audax Cervinara è il
gruppo guida del tifo cervinarese e tutte le altre sigle che popolano il Canada
sono sotto il coordinamento U.A.C.. Il progetto nasce nel 2007/2008 ed è
cresciuto fino ad oggi. E’ stato difficile, ma emozionante riportare entusiasmo
e tifo organizzato. Tanti sono i sacrifici e gli impegni, ma con la nascita del
nuovo direttivo e con la responsabilizzazione dei gruppi che ne fanno parte
attiva, possiamo avanzare ulteriormente.
D- La trasferta più bella e quella
più assurda?
R- La più bella è sicuramente la
prima, in quel di Pietramelara nel 1994. Appendemmo il nostro primo striscione in
trasferta e successe il finimondo. Scontri con i tifosi locali e vetro del
torpedone in frantumi. La più assurda, sicuramente, un mercoledì di recupero a Pagani
nel 1998, andammo in 5 al Marcello torre, senza striscioni e insieme alla
squadra.
D- Qual è il vostro punto di vista
sul movimento ultras italiano?
R- Noi l’abbiamo vissuto il “Movimento
Ultras” militando nella Curva Sud di Avellino, come gruppo di provincia, partecipando ad alcune
manifestazioni nazionali come a Bologna nel 2004. Purtroppo, la situazione odierna è catastrofica, specialmente
nelle categorie maggiori. Tessera del tifoso e la repressione totale ha
distrutto il movimento, oltre al calo di spettatori e alle diffide facili. Sono
molti gli ostacoli difficili da superare in Italia, tra tutti lo schifo verso lo sporco Calcio Moderno, pieno di truffe e inganni. Noi Rebels abbiamo scelto di vivere il calcio dilettantistico, a difesa della nostra amata cittadina. Ci stiamo
divertendo, perché l’atmosfera che si respira è davvero quella del calcio con
dei valori antichi e pieno zeppo di passione disinteressata.
D- Politica e stadio, un binomio fuori
luogo?
R- Assolutamente, no. Noi Rebels
abbiamo sempre portato simboli schierati allo stadio, anche perché i militanti
allo stadio erano quasi gli stessi delle piazze, impegnati prima a destra con
Il Fronte della Gioventù, poi Azione Giovani e dopo con la Comunità Militante
Caudina 451 e CasaPound. E’ una caratteristica che aggrega e che sottolinea l’etica
del nostro stile, nato negli anni Novanta, quando il concetto di curva era ben diverso. Non facciamo becera politica, ma rimarchiamo il territorio e
coinvolgiamo tanti giovani alle attività sociali e culturali di Cervinara. Non obblighiamo nessuno
a seguirci e rispettiamo qualsiasi credo politico, senza discriminare né etichettare
a priori. Di sicuro non ci siamo mai nascosti e mai lo faremo.
D- Il giudizio sulla stagione
2011/12, targato U.A.C.?
R- Eccellente, sotto tutti i punti
di vista. Dalla prima all’ultima gara sempre presenti, in netta crescita stilistica
e molto belli anche esteticamente. Questa che sta per chiudersi, con la
finalissima del 24 giugno, è una delle stagioni più belle del tifo organizzato
cervinarese, dal 1989 ad oggi. Per quanto riguarda i Rebels c’è stato un calo
numerico, anche perché sono sorti i Nuovi Ribelli, i nostri eredi. Il concetto
è semplice: siamo tutti Ultras Audax e gli Ultimi Ribelli non mollano mai!
D-Il sogno nel cassetto?
R- Conquistare l’Eccellenza nella
stagione del Ventennale 2012/13 ed dare sempre una mano per la crescita degli
Ultras Audax Cervinara.
L’inno: E’ dal novantatre che
siamo qua, lottando con onore e fedeltà e con mentalità, amando la città, perché
noi siamo i Rebels Ultrà!
Nessun commento:
Posta un commento