lunedì 30 aprile 2012

Il Curvometro Cervinarese 29.04.12
Gli Ultras Audax tornano con i piedi per terra, dopo la gloriosa giornata di mercoledì pomeriggio. Probabilmente, questa è una delle peggiori prove degli Ultras, targata 2012. Tutto sommato era prevedibile un calo del genere, soprattutto dal punto di vista quantitativo. Centinaia di Cervinaresi hanno seguito la gara dal monte San Biagio, dove si è svolta la tradizionale scampagnata religiosa ed il risultato sulle gradinate è stato palese. Quasi centocinquanta spettatori e una quarantina di Ultras Audax. Che serva d'esempio per il futuro. Ci sono mille giustificazioni, però bisogna anche riflettere su aspetti importanti. Innanzitutto, ogni gara deve essere l'occasione per stare insieme e divertirsi, sia che venga a giocare il Paperopoli o il Barcellona. L'Ultras non distingue nè le categorie, nè le gare da sbadiglio. L'atmosfera deve essere sempre entusiasmante, non perché in campo c'è l'avversario di spessore o si tratta di uno dei derby con i paesi limitrofi. E' l'ULTRAS lo spettacolo. Bandiere, boati, sfottò, abbracci, tamburi e colore sono le caratteristiche di questo movimento di aggregazione giovanile, ricordiamolo sempre. Ieri, gli U.A.C. sono partiti malissimo, quasi appagati della splendida giornata dei appena tre giorni prima. Svogliati, nervosi e ancora provati dal famoso Mercoledì da leoni. Dopo il pessimo avvio, il tifo è cresciuto fino ad arrivare ad un livello accettabile. Tanti battimani e cori secchi hanno salvato la "domenica Ultras". Gli Audaci sostenitori, pur in numero ridotto, hanno tifato per l'orgoglio del gruppo, visto che la partita era già chiusa dopo una manciata di minuti. Tra l'altro la società ospite ha schierato appena 10 atleti. I commenti sono superflui. Pioggia di cori contro la repressione e in ricordo di Gabriele Sandri. Goliardico il coro "San Biagio uno di NOI" che si è sentito fino a San Biagio. Sulle note del vecchio "alè Oh Oh" è stato lanciato un nuovo inno, potente e accompagnato da fragorosi battimani. Intonati anche i cori dei gruppi organizzati per i Rebels 1993 e per la Zona Audax. Gli Uomini di Mister "Meccia" siglano 4 reti contro il malcapitato Paternopoli e archiviano in scioltezza l'ennesima pratica in vista degli spareggi promozione o di un miracolo sportivo. La matematica ancora con condanna il magico Cervo alla lotteria per l'accesso in Promozione. Ora si attende la prossima trasferta di Puglianello, contro la terza forza del campionato, ossia Il Telesia United. Si prevede un mini esodo di appassionati biancobluazzurri e già fervono i preparativi per difendere il nome della Cervinara Ultras. 

Voto finale: 5+
Brutto l'inizio, pausa evitabile nei primi 45 minuti. Sufficente il secondo tempo. A tratti irriducibili. A tratti irriconoscibili. Il Direttivo è chiamato a tenere sempre alta la guardia. Ogni maledetta domenica.

Voto canoro: 5
In pochi, ma Ultras. Si salva solo la seconda frazione di tifo.

Striscioni esposti:
ULTRAS AUDAX CERVINARA, R.U. 93, ZONA AUDAX, NUOVI RIBELLI, CERVINARA PRIMA DI TUTTO.

Curiosità:
Sono stati inseriti quasi trenta video della partita contro i Pignatari, visibili al seguente indirizzo: http://www.youtube.com/user/sasa1064 





sabato 28 aprile 2012

giovedì 26 aprile 2012




Il Curvometro Cervinarese 25.04.2012
Spettacolo. In questa parola si racchiude tutta l'essenza di una gara che resterà tatuata nel cuore di tutta la tifoseria Cervinarese. Il derby contro gli odiati Pignatari è stato, davvero, vinto dagli Ultras Audax Cervinara. Non è un discorso di parte. E' la realtà dei fatti che parla chiaro. Oltre 900 persone hanno affollato le gradinate dello Stadio "Canada" e l'euforia rimbombava in tutta la cittadina. Emozioni indescrivibili. Già dalle prime ore del mattino una cinquantina di U.A.C. erano presenti allo stadio per preparare la splendida coreografia, allestita con l'autofinanziamento scaturito dalla vendita degli adesivi del gruppo. Tutti in maglietta blu e tutti pronti a tutto per difendere la Storia e l'Onore di una delle tifoserie più belle, calde ed appassionate del calcio dilettantistico campano. L'atmosfera a Cervinara è elettrizzante nelle strade e nelle piazze. La mobilitazione è totale. Lo stadio è militarizzato, nonostante la mediocre categoria in cui gareggia la formazione guidata dalla Bandiera del calcio cervinarese: Gianni Esposito detto "Meccia". Le forze dell'ordine organizzano un prefiltraggio con tanto di telecamere all'ingresso e vengono sequestrati alcuni fumogeni. All'arrivo della squadra ospite parte una carica degli Audaci sostenitori che accolgono gli avversari "a modo loro". Già due ore prima del calcio d'inizio il settore ultras è gremito da oltre 200 persone. Oggi nelle fila del gruppo si sono uniti tantissimi appassionati che hanno contribuito alla riuscita dello spettacolo sulle gradinate. Momenti di tensione quando giungono i tifosi del montesarchio. All'esterno del parcheggio partono alcune cariche di alleggerimento della celere e c'è un lancio di petardi tra le opposte fazioni. Non si arriva al contatto fisico per poco, visto l'imponente schieramento di fdo che separa le due tifoserie, con tanto di caschi, manganelli e scudi. Scene che si vedono solo nelle gare infuocate, non di certo in una misera Prima categoria. I Pignatari, guidati dai Matti in Movimento (M.I.M.), non superano le 150 unità e il loro tifo non è stato all'altezza della situazione. Il clima di tensione è legato all'importanza della gara, all'acerrima rivalità e a qualche episodio accaduto nelle settime passate. Tutto ciò ha trasformato la sfida al vertice in una pericolosissima giornata per l'ordine pubblico. Infatti, nonostante i 1000 spettatori, il potenziale numero di calciofili sarebbe potuto essere molto alto. Presenti l'emittente locale Rete6, tante testate giornalistiche, tra cui Fan's Magazine e una tv napoletana, che si occupa di vari eventi sportivi di spessore. Come questo. All'ingresso delle squadre in campo viene eseguita alla perfezione la coreografia ideata dagli Ultras Audax Cervinara. Tre bandieroni blu, bianco e azzurro con al centro un disegno esemplare di un pallone vecchio stampo, contornato dall'alloro e con una corona in cima. Alla base lo striscione REGINA VALLIS CAUDINAE, sfondo blu e scritta bianca. Scenografia mozzafiato che precede una prova esagerata. Torna, dopo tanti anni, il classico lancio di fiori dei calciatori verso il pubblico amico e viene anche riproposto lo storico inno dell'Audax Cervinara, quello vero. Da brividi. Il primo tempo è impressionante per la potenza dei cori e per l'ottimo ritmo. C'era gente venuta da tutta l'area e anche dalla province limitrofe per vedere dal vivo "la partita nella partita". Addirittura, presente una delegazione di tifosi e simpatizzanti del Cervinara da Castelvenere e dall'Irpinia. La magìa degli Ultras Audax è stata coinvolgente e di spessore. E' inutile dire che eventi del genere si vivono solo in categorie superiori. Fa il suo esordio lo stendardo a due aste dell'attivissima Brigata Trescine e sono davvero tante le bandiere con i colori sociali sfoggiati con stile. Esposti tre striscioni cartacei, di ottima fattura, durante l'arco dei novanta minuti: BENVENUTO PIGNATA' QUESTA E' LA TUA SCUOLA DI TIFO - SOGNI DI ESSERE NAPOLETANO...MA SEI UN LURIDO BENEVENTANO - NOI BALUARDO DELLA MENTALITA' VOI SOLO INFAMITA'. Bersagliati da sfottò alcuni ex calciatori che hanno cambiato casacca nelle ultime stagioni. Nella seconda frazione di gioco c'è un leggero calo sull'intensità del tifo canoro, anche se gli U.A.C. hanno mantenuto livelli elevati ben oltre il triplice fischio finale. Bellissima l'esecuzione del "Canta canta wagliò", coro ispirato dai fratelli ebolitani. Tutti a divertirsi, a cantare e battere le mani. Atmosfera di un calcio che i mass media e la repressione vorrebbero cancellare dagli stadi di calcio. In poche parole una giornata del genere è, soprattutto, un segno di lotta degli Ultras contro l'odiato calcio moderno, figlio della speculazione economica e non solo. A Cervinara, invece, c'è sempre La mentalità Ultras, come da tradizione e si riscopre il senso d'appartenenza ad una comunità. La Zona Audax espone due pezze nuove, disegnate a mano magistralmente, mentre i Rebels Ultrà 1993 ed i Nuovi Ribelli, rimarcano la loro connotazione politica sventolando tricolori e le bandiere di CasaPound Italia e del Blocco Studentesco. Si rivedono alcune vecchie facce di gruppi del passato e sono veramente in tanti i giovanissimi che iniziano ad amare la squadra della propria terra, la Regina della Valle Caudina, sia Ultras sia calcistica. Assordanti i fischi verso gli avversari che si sentono sporadicamente in paio di occasioni. La partita si chiude con il classico risultato ad occhiali (0 a 0) e la corsa verso il primato si arresta, per ora. La vetta resta ancora lontana a 4 punti di lunghezza. Tutto può succedere nelle prossime 5 battaglie sportive che mancano per la chiusura del campionato. A fine gara applausi per gli 11 leoni scesi in campo, che hanno onorato la maglia con grinta e sudore. Il dopo gara è stato molto agitato. Nessun incidente da segnalare. Il muro delle fdo riesce ad arginare le frange più calde. Gli ospiti si dileguano in breve tempo e la celere si schiera in "assetto da guerra" contro gli U.A.C..La maggior parte degli Ultras cervinaresi nel dopo gara sosta in Piazza Trescine, fiera di se stessa e della meravigliosa prestazione. 

Voto finale: 10-
Tutto perfetto. Il "meno" è dovuto al lancio di un petardo in campo, gesto condannato dagli stessi UAC che hanno allontanato l'imbecille di turno. Ovviamente occasionale. 

Voto canoro: 9
Esemplari, originali e Ultras!

Striscioni esposti:
ULTRAS AUDAX CERVINARA. ZONA AUDAX, R.U.93, NUOVI RIBELLI, BRIGATA TRESCINE, CERVINARA PRIMA DI TUTTO.

Curiosità:
L'attenzione nei minimi particolari degli Ultras Audax, mette in difficoltà il Curvometro cervinarese che potrebbe non apparire obiettivo. Non è colpa del Curvometro se gli U.A.C. sono Ultras con la "U" maiuscola: nel pranzo pre gara hanno riscoperto anche le tradizioni culinarie, ossia "lavane con i fagioli", ottima carne paesana, il tutto annaffiato da vino locale. MASSICCI!

Per le foto ed i video: https://www.facebook.com/groups/288587058233/

lunedì 23 aprile 2012

domenica 22 aprile 2012

sabato 21 aprile 2012

Il Curvometro Cervinarese 21.04.12
Continua la cavalcata degli Ultras Audax Cervinara verso ritorno in Promozione, categoria che comunque sta stretta alla tifoseria biancobluazzurra. Partenza da Via Roma, dopo il raduno in Piazza Trescine, con un torpedone e qualche auto, destinazione Savignano Irpino, paesotto ai confini con la Puglia. Il viaggio è estremamente lungo e i sostenitori cervinaresi arrivano con qualche minuto di ritardo. La gara è importante, anche perché l'Acli Savignano in casa è un avversario tosto. Ma il Cervinara, come al solito gioca in 12 Uomini. Il tifo è molto rumoroso, compatto e continuo. Tra decine di bandiere e molte torce accese gli U.A.C. spingono i ragazzi di Mister Meccia Esposito all'ennesima vittoria in trasferta. Uno a zero il risultato finale. La prestazione degli Audaci al seguito è di spessore. Battimani, treni, cori a rispondere e le classiche canzoni sono la colonna sonora di una giornata ventilata, ma con un tiepido sole. Durante l'intervallo gli U.A.C. caricano i tifosotti di casa, che scappano a gambe levate dal loro settore, invaso dai cervinaresi. Nessuno si aspettava una reazione del genere. I savignanesi, che sono più foggiani, non irpini, prima hanno provocato e cercato di aggredire i calciatori del Cervinara e poi si sono dimostrati conigli d.o.c. Veloci e meschini. Dopo l'episodio, restano in silenzio e seduti. Vergognosi. Il clima s'incendia ed il tifo cresce di livello, fino all'esplosione di gioia con la rete siglata da Morcone. Viene eseguito alla perfezione il nuovo coro, preso in prestito dai fratelli ebolitani: "canta-canta wagliò". Molti i cori contro i padroni di casa, tra tutti: "Voi non siete avellinesi" e "Foggiano pezzo di merda". Il settore ospiti, fatto in ferro, è l'ideale per far sentire il fiato sul collo agli avversari. Ora tutti aspettano l'atteso derby contro i Pignatari del Montesarchio, anche oggi ricoperti di insulti e sfottò. A fine gara, infatti, Ultras e calciatori tutti uniti a cantare "finché morte non ci separi" e "chi non salta è pignataro". L'ultimo coro è significativo: "Noi vogliamo QUELLA vittoria". All'uscita dell'impianto sportivo tutto tranquillo fino al ritorno a Cervinara. Il conto alla rovescia è iniziato e la tifoseria cervinarese non vede l'ora di gremire le gradinate dello Stadio Canada.

Voto finale: 8
Originali e colorati, in una categoria indegna.

Voto canoro: 7+
Il tifo è stato importantissimo, anche oggi. La crescita del gruppo è evidente. Bisogna continuare su questa strada.

Striiscioni esposti:
ULTRAS AUDAX CERVINARA, R.U.93, ZONA AUDAX, NUOVI RIBELLI, CERVINARA PRIMA DI TUTTO e la pezza ANTIPIGNATARI.

Curiosità:
Oltre al festoso clima respirato nel torpedone, dove si è continuato a cantare goliardicamente, da segnalare l'articolo comparso sulla splendida rivista Fan's Magazine di questa settimana. Gli U.A.C., presenti in Curva Nord con i fratelli ebolitani, contro il Perugia, si sono ritagliati un piccolo spazio su un giornale letto in tutta la Penisola. Doppia soddisfazione, sia per l'amicizia consolidata con gli Ultras di Eboli e sia per l'eco nazionale della rivista dedicata al tifo organizzato di ogni categoria.

per le altre foto e video:



giovedì 19 aprile 2012

mercoledì 18 aprile 2012

Il Curvometro Cervinarese

Un mercoledì qualsiasi, ma non per gli Ultras Audax Cervinara che seguono e sostengono l'Undici di Mister Meccia, oggi nelle vesti di arbitro, in un'amichevole tra il Cervinara e i cugini della Polisportiva San Martino Valle Caudina 1982. La gara in campo non desta alcun interesse e lo stadio "Pignatelli" è praticamente vuoto, ma una ventina di U.A.C. colora questa grigia giornata con la solita passione e il solito colore. Davvero unici per queste categorie. Il tifo è stato a sprazzi, ma dopo un lento avvio i sostenitori cervinaresi, posizionati in curva, hanno cantato a squarcia gola e con una buona intensità. Belli i cori a rispondere e vengono provati alcuni inni nuovi. Questa amichevole infrasettimanale è, quindi, l'occasione per stare insieme e divertirsi. Tanti i cori goliardici e a favore di ciò che resta del movimento ultras. Bello il nuovo bandierone biancoblu "anni 70" sventolato per buona parte della gara. In campo la partitella finisce con un secco 2 a 1 per i padroni di casa, ma l'attenzione ora si sposta verso la prossima trasferta di Savignano Irpino. La gara sarà molto delicata, visto il rinvio causato dalla tragedia sportiva e umana di Piermaurio Morosini, all'interno dello Stadio Adriatico di Pescara. Cresce l'attesa per lo scontro al vertice con l'A.C. Montesarchio, partita blindata che si disputerà mercoledì 25 aprile al Canada di Cervinara. Tantissimi i cori contro il Pignatari e la repressione del calcio moderno. Da segnalare un coro molto potente, fatto a rispondere: "LA VALLE GIA' LO SA..IL DERBY è UNO..E' CERVO-SAN MARTINO"! Assenti gli Ultras 1982, che probabilmente non avevano previsto la presenza dei cervinaresi al seguito.

Voto finale: 9
In 20 anche sotto la pioggia, per un'amichevole. Cosa volere di più?

Voto canoro: 7
Tifo soddisfacente e rumoroso.

Striscioni esposti:
ULTRAS AUDAX CERVINARA e la pezza AntiPignatari degli UAC

Curiosità:
In serata è stato ufficializzato il nuovo responsabile del Direttivo. Si attende un comunicato stampa del direttivo. Nel frattempo il Curvometro augura lunga vita al Direttivo e porge i migliori auguri a Raffaele per la nuova avventura.

sabato 14 aprile 2012

Il Curvometro Cervinarese del 14.04.12


Due premesse.

Prima: da parte nostra il dispiacere per la morte di questo ragazzo è grande ed il rispetto per la sua persona è totale ed incondizionato.

Seconda: che si giochi o meno Cervinara-Montesarchio a noi interessa, ma il rinvio non ci cambia la vita. Freniamo fin da subito le inutili polemiche, che qualcuno superficialmente potrebbe pensare: “dite così perché vi interessa andare alla partita”.

Nel merito della questione, distingueremo due piani diversi: uno è quello della morte, del dolore, della disperazione di parenti, amici, compagni di squadra e di appassionati di sport. Un dolore che merita rispetto e anche condivisione.

L’altro piano è quello della decisione della FIGC. Una decisione che, per noi, è piena di ipocrisia e di incoerenza.

Per due ragioni.

La prima è che la morte è spesso presente nelle nostre vite, direttamente o non. Ogni giorno, ogni mattina, su ogni autostrada, nei quartieri, sui posti di lavoro, in tante serate di divertimento e non solo. Eppure, ne siamo spesso indifferenti. Talvolta, come oggi, non lo siamo. Allora, ci chiediamo cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Fermarsi sempre o andare avanti sempre, seppur nel massimo rispetto del dramma e del dolore? Una scelta difficile, dura, che non si presta a superficiali generalizzazioni.

Quella di oggi è una decisione che proviene da un soggetto istituzionale che ha sempre e solo puntato al proprio interesse e mai ai valori umani.

E quando invece, raramente, così non ha fatto, come in questa occasione, lo ha fatto solo perché risultava più conveniente agli occhi esterni apparire in un determinato modo.

La decisione della Federazione è dettata da un unico motivo di fondo, cioè il fatto che si sia trattato di una morte mediatica (involontariamente, per Morosini, ma comunque televisiva, perché avvenuta davanti agli occhi delle telecamere), e che quindi meritava, nella loro ottica, una risposta comunque mediatica. Quella che hanno dato. Far vedere e far credere che il calcio moderno abbia un volto umano e un'etica.

Quando invece quel volto non l’ha mai avuto: non il giorno dell’Heysel, non quello della morte di Gabriele Sandri, non il giorno della morte di Vincenzo Spagnolo o di Sergio Ercolano. Potremo andare avanti per ore.

Casualmente, però, questa presunta umanità del calcio moderno venne riscoperta il giorno della morte di Raciti (che portava una divisa di stato), oppure il giorno della drammatica morte di uno sfortunato giovane calciatore (che portava la divisa di una squadra di calcio). Quando manca una qualche divisa, la morte (per loro) non vale nulla. Da parte nostra che se ne vadano a quel paese, loro e le loro decisioni.

Credete forse che se Morosini fosse morto tre o quattro giorni fa, in un incidente stradale o anche durante una corsa di allenamento, avrebbero rinviato tutte le manifestazioni calcistiche del fine settimana? Ma neanche per sogno… Se qualcuno pensa che quello di oggi sia un gesto di riscoperta umanità, sbaglia di grosso..

Ci teniamo i nostri dubbi, le nostre riflessioni, nel rispetto più assoluto di quel ragazzo e della sua tragica fine, ma nella consapevolezza che tanti di quelli che oggi in televisione appaiono tristi e commossi sono soltanto i burattini dei burattinai di uno squallido carrozzone, spinto dal denaro e dagli interessi. Non hanno alcun titolo per mostrarsi moralizzatori nei confronti di chi non condivide la loro ipocrisia.

Ciao, Piermario.


domenica 1 aprile 2012


Il Curvometro Cervinarese 31.03.12 e 01.04.12

Un fine settimana di spessore per gli Ultras Audax Cervinara, che in attesa del derby e grazie alla pausa in campionato si spostano in giro per l'Italia. Iniziamo con l'omaggio a Vasco Rossi, il cantautore modenese amato dalla tifoseria cervinarese. Un paio di elementi degli U.A.C. raggiungono il suo paese natale, Zocca, e lasciano una scritta sul variopinto cancello dell'artista, colonna sonora di tante splendide giornate.
Mentre una delegazione di U.A.C. arriva ad Eboli per affiancare i fratelli della Curva Nord e dei Pessimi Elementi, impegnati in una gara difficile, contro il blasonato Perugia. Bellissima l'accoglienza riservata ai cervinaresi che espongono lo striscione CERVINARA nella curva degli Ultras ebolitani. Tanti i cori in onore dei sostenitori del vecchio Audax e il rapporto di amicizia, tra le due tifoserie, si consolida sempre di più. Un saluto particolare agli oltre 50 diffidati ebolitani che non possono assistere alla gara e sostano all'esterno dello stadio comunale intitolato alla memoria di Josè Dirceu. Il calciatore brasiliano fu un idolo dell'U.S. Avellino negli anni d'oro della serie A e militò, verso la fine della carriera, con la gloriosa casacca biancoblu dell'Ebolitana.
Gli Ultras non mollano mai, onore ai diffidati!