venerdì 29 giugno 2012

mercoledì 27 giugno 2012

Il Curvometro Cervinarese 24.06.12
Eccoci alla super finalissima per l'accesso in Promozione. Dopo una lungo mese di preparativi gli Ultras Audax si presentano all'appuntamento in ottima forma. Le strade e le piazze principali della cittadina caudina sono abbellite da centinaia di bandierine bianco e blu e tantissime strisce colorate che danno un effetto unico. La Città e i suoi Colori. Dilaga l'entusiasmo della tifoseria Cervinarese, decine gli articoli sulle maggiori testate giornalistiche provinciali e non solo. L'attesa è davvero snervante, perché in una gara si decide una stagione e forse il futuro della gloriosa squadra locale. Fin dalle prime ore del mattino sono a lavoro gli U.A.C. che hanno davvero allestito una coreografia di enorme spessore. Arrivano i gemellati da Eboli, i Pessimi Elementi, che consolidano un forte legame di fratellanza tra le due tifoserie. Super finalissima e super "pre partita" con cori e clima infuocato visto il concentramento in Piazza Trescine. Litri di birra e voglia di cantare creano già una piccola bolgia nel Bar amico degli Ultras. A tal punto che un tifoso cervinarese, che assisteva alla funzione religiosa, invita tutti a fare silenzio perchè era in corso una messa nella Chiesa del Carmelo e il sacerdote la interrompeva per l'elettrizzante aperitivo. Cose che accadono solo a Cervinara. Dopo di che, mini corteo a piedi per arrivare alla solita nota trattoria, tra i sorrisi del vicinato. Cervinara ha una tradizione calcistica che coinvolge tutta la comunità, senza alcuna distinzione. A poche ore dalla battaglia, cresce la spasmodica attesa, all'italiana, ossia litri di buon vino locale, per stemperare la tensione.
Lo Stadio "Canada" è avvolto da un caldo incredibile e via via si riempie alla cervinarese, ossia nei primi minuti si possono contare quasi 800 persone fino ad arrivare a circa 1200 spettatori. Moltissimi sono scappati da comunioni e matrimoni per assistere alla gara, anche di nascosto. Il ritorno della "MalattiAudax" è la più grande vittoria degli Ultras Audax, specialmente se guardiamo ai primi anni Duemila, dove si era totalmente spento l'entusiasmo, rispetto ai favolosi anni Novanta.
Assenti i tifosi ospiti. Qualcuno afferma di averne visti 6, dietro la porta, ma senza colore, né materiale. Forse, parenti e qualche sportivo agropolitano. Grande collaborazione di tutto il pubblico per l'emblematica coreografia: oltre mille bandierine bianco e blu, sventolate bene, con alla base lo striscione U.S. AUDAX CERVINARA 1935. Scritta che chiarisce un concetto importante: l'Audax Cervinara siamo noi. Punto e basta. L'Audax è quella squadra che ha fatto innamorare, audacemente, tutta la città, dal 1935. Da paura l'effetto che nasce dalla coreografia, grazie al sacrificio dei "soliti" e all'ottima qualità delle bandierine. Da applausi i fuochi pirotecnici. I Nuovi Ribelli arrivano in corteo autonomo e fanno quadrato, con una nuova pezza, fatta a mano, intonando il loro inno: "se saltelli arrivano i ribelli". Le nuove leve stanno crescendo. Il tifo è buono, anche se la tensione ed il caldo non aiutano gli U.A.C. L'impianto cervinarese esplode ben due volte grazie alle reti di Capitan Morcone e del bomber Gigi Magliulo, che si incarica di calciare il rigore procurato da Cioffi, nonostante la serie di errori dell'attaccante, proprio dagli undici metri. Gli Audaci Sostenitori danno il meglio di loro con i cori a rispondere e le classiche canzoni, che ormai tutti conoscono alla perfezione. Oggi sono oltre 200 persone a cantare continuamente, con una accesissima frangia di ragazze, tutte dipinte di bianco, blu e azzurro. Belli e belle, davvero. Tra il primo ed il secondo tempo viene aperto uno striscione in memoria di un grande tifoso dell'Audax: CIAO, CARO ZI' GENNARO! tra gli applausi dei presenti. All'inizio del secondo tempo appare un altro striscione per un ragazzino che sta vivendo momenti difficili: BIAGIO, NON MOLLARE, con tanto di coro a sostegno. Viene anche appeso un esplicito messaggio: QUESTO NON E' CALCIO MODERNO, per sottolineare la genuinità del "calcio di provincia", rispetto al calcio delle grandi piazze, dovo sono scomparsi i valori d'appartenenza per fare spazio ai "valori" materiali, veniali e commerciali. IN UN MONDO CHE GIOCA A DENARI C'è ANCORA CHI CARICA A BASTONI, recitava uno striscione di qualche anno fa, messaggio più che mai attuale. Coinvolgente il "canta canta wagliò" e l"ariariariòh" con qualche sfottò diretto ai Pignatari, che sono meno felici per la conquista del campionato del Cervinara di Mister Gianni "Meccia" Esposito. L'Unica e vera Bandiera. Mister Esposito ha coronato un sogno, riuscendo a vincere gli unici due campionati sul campo, come allenatore giocatore nel 1995/96, insieme a Mister Pasquale Cioffi, fratello di Renato che allena nelle serie superiori.  Cervinara non lo dimenticherà, mai. Forti i cori per l'Ebolitana, per i Diffidati e contro la repressione. Verso la fine, però, si sfaldano gli Ultras, accalcandosi in molti sulla rete in attesa del triplice fischio. Ne risente il tifo, ma ormai si aspetta solo il segnale dell'arbitro. Al 90esimo esplode CERVINARA per la riconquista del titolo di Promozione, perso in malo modo nel 2010. Iniziano i festeggiamenti in campo e negli spogliatoi. Partono lunghi caroselli d'auto, mentre gli Ultras recuperano le bandierine e gli striscioni. Festa d'ovunque, specialmente in Villa Comunale dove gli U.A.C. hanno allestito uno schermo gigante, con tanto di panini e birre, per la gara della Nazionale contro gli Inglesi, vinta ai rigori. Giornata piena di indelebili emozioni, questo 24 giugno 2012. 


Voto finale: 10
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Voto canoro: 9
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Striscioni esposti: 
ULTRAS AUDAX CERVINARA, ZONA AUDAX, BRIGATA TRESCINE, R.U.'93, NUOVI RIBELLI e P.E. (Pessimi Elementi Eboli).

Curiosità: 
Finalmente torneranno i "segnalinee". Assente giustificata la Sezione di Castelvenere per problemi insormontabili, mentre presenti come promesso gli Ultras Audax dell'Alta Irpinia. Onore a loro.

Grazie a TUTTI! Presidente, Dirigenti, Allenatore, Squadra e ULTRAS! UNA FAMIGLIA AUDACE!


sabato 23 giugno 2012

venerdì 15 giugno 2012

martedì 5 giugno 2012




Le Interviste del Curvometro Cervinarese/ REBELS ULTRA' 1993


D- Quando nascono i Rebels Ultrà?
R- Noi Rebels siamo nati l’11 novembre del 1993, in occasione del derby contro la Polisportiva San Martino V.C.. A quei tempi c’erano il Commando Ultrà ed i Fedelissimi ad organizzare il tifo sulle gradinate del Canada, ma noi scegliemmo di formare un nuovo gruppo perché eravamo tutti coetanei ed avevamo un'altra mentalità rispetto alle altre organizzazioni. Molti di noi già militavano in Curva Sud tra gli ultras dell’U.S. Avellino prima con i Green Dragons Cervinara, poi con gli Arditi 1997 e successivamente con il Cervinara Clan, quindi pur essendo numericamente inferiori agli altri, ci siamo sempre distinti. Il gruppo ha avuto diverse fasi e anche un importante ricambio generazionale. Dopo il primo durissimo anno, ricordiamo gli scontri a Pietramelara, la violenza nel dopo partita con la Maddalonese, le scaramucce “notturne” con l’Onda d’Urto del San Martino, i Rebels Ultrà crebbero e via via presero le redini della tifoseria, insieme ai Mods Supporters. Tutto questo fino al 1999/2000, dopo di che il gruppo si fermò e lasciò spazio alle nuove leve. La sigla dei Rebels Ultrà, con l’acronimo R.U. ’93, riappare dopo anni, al seguito del Cervinara, all’interno degli U.A.C.
D- Quali sono le caratteristiche del gruppo?
R- L’amicizia, il rispetto e l’amore verso questi colori. Vivere da Ultras tutti i giorni, non solo alla partita.
D- Che stile avete?
R- Oggi preferiamo lo stile all’italiana, anche se in passato siamo stati i primi a esporre le pezze “all’inglese”, pur avendo lo striscione lungo. Ora portiamo solo la pezza piccola e tanti Tricolori.
D- Capitolo "amici & nemici" nel mondo ultras?
R- In passato c’era un buon rapporto con gli ultras della Palmese, infatti fummo presenti con loro nello spareggio giocato al Santa Colomba di Benevento contro l’allora Real Paganese nel 1998. I nostri nemici storici sono i paganesi, gli angresi e i solofrani. Ma parliamo della seconda metà degli anni novanta. In questi anni abbiamo sviluppato un bel rapporto con i fratelli dei Pessimi Elementi Ultras Eboli e come rivalità sentite non ce ne sono da menzionare, a parte quella campanilistica con le nuove tifoserie sorte da poco in Valle Caudina. Senza dimenticare il cordone ombelicale con la Vecchia Curva Sud Avellino, che sopravvive nel tempo.
D- Cosa significa per voi Ultras Audax Cervinara?
R- Ultras Audax Cervinara è il gruppo guida del tifo cervinarese e tutte le altre sigle che popolano il Canada sono sotto il coordinamento U.A.C.. Il progetto nasce nel 2007/2008 ed è cresciuto fino ad oggi. E’ stato difficile, ma emozionante riportare entusiasmo e tifo organizzato. Tanti sono i sacrifici e gli impegni, ma con la nascita del nuovo direttivo e con la responsabilizzazione dei gruppi che ne fanno parte attiva, possiamo avanzare ulteriormente.
D- La trasferta più bella e quella più assurda?
R- La più bella è sicuramente la prima, in quel di Pietramelara nel 1994. Appendemmo il nostro primo striscione in trasferta e successe il finimondo. Scontri con i tifosi locali e vetro del torpedone in frantumi. La più assurda, sicuramente, un mercoledì di recupero a Pagani nel 1998, andammo in 5 al Marcello torre, senza striscioni e insieme alla squadra.
D- Qual è il vostro punto di vista sul movimento ultras italiano?
R- Noi l’abbiamo vissuto il “Movimento Ultras” militando nella Curva Sud di Avellino, come gruppo di provincia, partecipando ad alcune manifestazioni nazionali come a Bologna nel 2004. Purtroppo, la situazione odierna è catastrofica, specialmente nelle categorie maggiori. Tessera del tifoso e la repressione totale ha distrutto il movimento, oltre al calo di spettatori e alle diffide facili. Sono molti gli ostacoli difficili da superare in Italia, tra tutti lo schifo verso lo sporco Calcio Moderno, pieno di truffe e inganni. Noi Rebels abbiamo scelto di vivere il calcio dilettantistico, a difesa della nostra amata cittadina. Ci stiamo divertendo, perché l’atmosfera che si respira è davvero quella del calcio con dei valori antichi e pieno zeppo di passione disinteressata.
D- Politica e stadio, un binomio fuori luogo?
R- Assolutamente, no. Noi Rebels abbiamo sempre portato simboli schierati allo stadio, anche perché i militanti allo stadio erano quasi gli stessi delle piazze, impegnati prima a destra con Il Fronte della Gioventù, poi Azione Giovani e dopo con la Comunità Militante Caudina 451 e CasaPound. E’ una caratteristica che aggrega e che sottolinea l’etica del nostro stile, nato negli anni Novanta, quando il concetto di curva era ben diverso. Non facciamo becera politica, ma rimarchiamo il territorio e coinvolgiamo tanti giovani alle attività sociali e culturali di Cervinara. Non obblighiamo nessuno a seguirci e rispettiamo qualsiasi credo politico, senza discriminare né etichettare a priori. Di sicuro non ci siamo mai nascosti e mai lo faremo.
D- Il giudizio sulla stagione 2011/12, targato U.A.C.?
R- Eccellente, sotto tutti i punti di vista. Dalla prima all’ultima gara sempre presenti, in netta crescita stilistica e molto belli anche esteticamente. Questa che sta per chiudersi, con la finalissima del 24 giugno, è una delle stagioni più belle del tifo organizzato cervinarese, dal 1989 ad oggi. Per quanto riguarda i Rebels c’è stato un calo numerico, anche perché sono sorti i Nuovi Ribelli, i nostri eredi. Il concetto è semplice: siamo tutti Ultras Audax e gli Ultimi Ribelli non mollano mai!
D-Il sogno nel cassetto?
R- Conquistare l’Eccellenza nella stagione del Ventennale 2012/13 ed dare sempre una mano per la crescita degli Ultras Audax Cervinara.

L’inno: E’ dal novantatre che siamo qua, lottando con onore e fedeltà e con mentalità, amando la città, perché noi siamo i Rebels Ultrà!